Stella Jean mette tutti d’accordo

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I lettori di questo blog, quelli che non mi seguono solo su cerchiamo.net e 108grani.com lo sanno. Sanno che per me e Sandro, il mio compagno, lo Spirito è Tutto, e di questo tutto la prima cosa è la materia, il piano dove sperimentiamo, esistiamo e viviamo. E in diversi sanno che il mio lavoro è stato per parecchio tempo realizzare gioielli di fantasia mischiando stili e materiali, con l’unico intento di emozionarmi e di emozionare.

Ancora troppe persone dividono Terra e Cielo, e l’ho fatto anch’io per molto tempo quando ero inquieta e lacerata nel pensare fosse necessaria una scelta o una priorità. Per sancire questo feci nascere questo blog, “C’entro” (n.d.r.: trasformato successivamente nell’attuale silviapaolamussini.com) il cui slogan è “dentro e fuori di me Amore, Potere Bellezza”. Per consacrare il Tutto, il tutto perfetto che mi compone ed è l’essenza di ogni essere completo e realizzato.

E il Centro lo intendo come bersaglio, come obiettivo, ma anche come “ci entro” in me e ne sono responsabile, perchè io sono il tutto in ogni sua forma e sostanza e sono l’energia che consente al Tutto di essere, come asserisce la cultura hawaiana Huna, la cui filosofia ancestrale da cui proviene Ho’oponopono che afferma che ognuno di noi crea la propria personale esperienza della realtà. Ognuno crea il suo mondo. Questo avviene attraverso le proprie personali convinzioni e interpretazioni, l’insieme di pensieri, idee, sensazioni, emozioni e le soggettive azioni e reazioni.

Detto ciò vi voglio parlare di moda. Ne ho postato qualche goccia nel tempo con un divertito interesse, che mi interessa da sempre,  ma qui c’è un qualcosa che mi ha profondamente emozionato, e non esagero.

Girando in rete qualche mese fa ho scoperto una Stella! Stella Jean una stilista giovane e sorprendente che ha finalmente rappresentato concretamente il mio amore per lo stile, che era rimasto sempre ammiratamente teorico, ovvero non ho mai seguito concretamente le direttive di qualcun altro anzi non mi è mai piaciuto avere qualcosa che fosse in auge, troppo scontato, ma nel suo modo mi sono riconosciuta in maniera personale.

Anche con Sandro, che rideva del mio entusiasmo, ho detto più volte eccitata che avevo trovato una stilista strepitosa che condensava la mia visione, i miei contrasti e il mio modo di sperimentare sublimandolo (miei e i gusti di molte altre femmine visto il successo strepitoso che sta vivendo).

Guardando in internet le foto degli abiti Stella Jean, gli accostamenti, gli stili e i colori, l’innovativo e fondente melange multietnico, con cui ha messo d’accordo tutte le mie sperimentazioni e le mie preferenze in maniera emozionante, ho sentito di amarla profondamente, quasi di conoscerla da sempre.

Lo stile portante di Stella (che è già lei stessa comunione di più culture, la madre un’attrice haitiana, il padre creatore di gioielli piemontese) ha anche a mio parere un risvolto psicologico interessante dopo ere di creazioni base di stile, elaborazioni, equilibrismi e anche di eccessi, straordinari o divertenti sulla passerella ma spesso improponibili nella vita reale, su donne reali o semplicemente noiosi.

Una sensazione sulla mise che rappresenta questa collezione: il sopra e il sotto. La camicia a righe rubata all’universo maschile più classico è il rigore, la regola, la civilizzazione, il mentale. Addolcito e nobilitato da cascate regali e luccicanti girocolli che gli danno confidenza con l’allegria e la fantasia. La camicia protegge anche il 4° chakra, il cuore, supportato dall’intelletto oxfordiano e da un rassicurante “perbenismo”, un abito in cui l’occidentale si riconosce con immediatezza.

La parte inferiore, la gonna in cotone fantasia wax è il tribale e l’ancestrale, il femminile che si fa finalmente vedere e sentire forte e chiaro, e che rivendica il suo ruolo magnetico, puro, esoterico e pulsante. Questo lato primordiale non esagera ma suggerisce perchè la Forza della Natura potrebbe spaventarci razionali come siamo diventati malgrado l’asettico e finto scandaloso nudo imperante che invece sembrerebbe averci assuefatto.

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Questo metissage bilancia con classe, colore e grande femminilità diversi universi… diversi. Nessuna rinuncia e nessuna maschera. Stella Jean ne da una spiegazione storicosocialculturale oggettiva, ma intanto ha regalato un equilibrio concreto alle nostre parti sovraccariche, scentrate, confuse e disordinate con una modalità facile, accessibile, divertente, tanto per bene e altrettanto sensuale.

 

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Concudendo: è potente sentirsi “interi”, riconoscere e integrare ogni lato esprimendo con leggerezza mente e corpo finalmente insieme. E per dirla colta, come scrisse Ermete Trismegisto nel principio della corrispondenza o dell’analogia:

“Come sopra, cosi sotto; come sotto, cosi sopra. Come dentro, cosi fuori; come fuori, cosi dentro. Come nel grande, così nel piccolo.

Per ogni cosa che esiste sulla terra, c’è una corrispondenza ad ogni livello di coscienza. Con ciò puoi riconoscere il grande nel piccolo ed il piccolo nel grande. Il tuo mondo esteriore si presenta a te, in base a come sei dentro. Al contrario, il mondo esteriore è il tuo specchio. Se cambi dentro, cambia tutto intorno a te.”

 

18 commenti su “Stella Jean mette tutti d’accordo

  1. Che spettacolo! Condivido il tuo entusiasmo. Mi piace, mi piace, mi piace! Aggiungo ai tuoi commenti che c’è anche l’unione tra culture, oriente ed occidente… e tutta questa femminilità squisita.
    Grazie per questo dono!!!!
    Un abbraccio Ombretta

  2. Ciao Silvia Paola! Grazie di stimolarmi in un campo di cui mi sono sempre disinteressata. Che dire? Da profana, ti direi che ho visto i filmati del tuo post e Stella Jean mi piace molto come persona, che io fino a oggi non mi sarei vestita mischiando le righine con l’etnico, che alcune sue creazioni mi piacciono molto e forse ho solo bisogno di ampliare le mie vedute per abbracciare anche uno stile così apparentemente eterogeneo. D’altra parte, quando un’idea è veramente innovativa e in questo caso ha anche una storia, un messaggio da portare (prospettiva della lavorazione del tessuto wax in Africa, da cui proviene, ad esempio), ci vuole del tempo per assimilarla, ricordiamoci che ci sono voluti almeno 40 anni (50? non ricordo) dal sogno di Martin Luther King all’elezione di un presidente afroamericano anche se ora viviamo in un momento in cui le cose cambiano con una rapidità senza precedenti. Le borsette e i turbanti sono bellissimi, i cerchietti … coraggiosi!!! :))
    Un abbraccio e buona settimana!
    Pina 🙂

  3. Ma che bello! la moda e’ cosi spesso impersonale e mentale. Questi abiti trasudano vita, armonia, sentimento. I colori ‘toccano’ in profondita’. Grazie per aver osato presentarci un argomento apparentemente ‘frivolo’. E per averci fatto conoscere una giovane donna cosi’ capace di osare!
    Maria Luisa

  4. che dire,è uno spettacolo naturale,una sintesi tra gli elementi,cielo,terra e uomini con un pizzico di fantasia,di creatività e genialità…bello e fantastico

  5. Buon giorno mi piacciono il vestito verde e il blu le camicie. No le gonne le vedo per una donna cinese africana russa buon lavoro

  6. che dire….colorato!!!molto interessante!!
    Cara Silvia, come dice tu…ha qualcosa in più, qualcosa che si allinea con lo spirito!! La vita senza colore è vuota, la terra d’africa esprime bene la gioia di vivere nonostante i loro problemi…..!dovremmo imparare dai semplici!!!
    Mio figlio sta tentando di entrare in questo mondo come ‘Visual’ma…..dovrebbe trovare il coraggio, la forza che hanno le donne !! e poi….la persona giusta poichè è un mondo particolare!!…ne parleremo in altra sede!!!!
    Sei ecclettica Silvia, spazi in un sacco di diversità, sei un arcobaleno proprio come i vestiti di Stella!!
    grazie molto bello
    aloha morgana – ciao PINA!!!

  7. CIAO SILVIA GRAZIE DELL EMAIL !!!!!DEVONO ESSERE MOLTO BELLE LE TERME NON CI SONO ANCORA ANDATA 😉 SONO FELICE CHE TU SIA LI BUON RELAX 🙂 HO VISTO I VESTITI SONO MOLTO BELLI A ME AFFASCINANO MOLTO I TANTI COLORI METTONO ALLEGRIA !!! UN BACIO E BUON PROSEGUIMENTO ALE

  8. Va bene tutto, il relax, la vacanza, la stilista. Ci si veste secondo la propria anima, quando si hanno anche i soldi per farlo! la stilista stessa definisce tutto ciò “frou frou”, certo se voui puoi andarci a vederne le radici caraibiche, tutto quello che ti pare.
    Ma le forzature no, NO. Non era più semplice dire “Signori c’è questa mia amica che fa la stilista, e ho il piacere di farle un pò di pubblicità!” invece di tergiversare qua e là e con forzature varie. Ma veramente in nome della “spiritualità” ci sentiamo autorizzati fare quello che ci pare? Tanto poi troviamo il modo per giusticarci? Non vuole essere un rimprovero, è amarezza di ri-vedere un copiono già scritto. Saluti

  9. Patrizia io ho parlato per me, con estrema tranquillità e trasparenza, tu hai parlato per te, per ciò per pensi e per ciò in cui credi. Liberi tutti di esprimersi e soprattutto di restare allineati a quello che reputiamo più positivo, propositivo e aperto. “Non è un rimprovero” :), è scegliere i propri punti di vista e godere nel condividerli. Riguardo al “ci vogliono i soldi”… anche l’abbigliarsi può essere estremamente economico, dipende come ciascuno vuole (o sa) esprimere la propria creatività. Felicità.

  10. bellissimo questo stile, un misto tra oriente e occidente o tra Africa ed Europa, denota una personalità calda ed accogliente… e poi esteticamente sono strepitosi, sono proprio di mio gusto, mi piacerebbe proprio vestirmi così…un po’ fuori dagli schemi… mi sa che qualche cosa copierò… grazieeeee !

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